Gli archetipi materni della pietra.

Premio anno 2003

Gli archetipi materni della pietra.

Ogni sua forma semplifica e riassume la percezione più elementare e profonda della solidità del creato. Una percezione arcaica che l'uomo d'oggi è andato via via smarrendo Nella sua orgogliosa anima tecnologica. Nel vigore monumentale d'ogni sua pietra, cascella riscopre la sacralità d'un mondo in cui il divino e l'umano non risultano ancora separati. E la forza di questo suo vibrante "scapellato" ad imprimere a questi segni-grembo la nostalgia d'una natura madre.

 

"La materia è importantissima: il marmo della Versilia e il travertino, della Toscana o del Lazio, le nostre pietre ci confortano nel notro lavoro. Non si possono fare statue di plastica. Almeno per me. Altri le hanno fatte e anche bene. per quello che mi riguarda la pietra è una materia che mi conforta, che nutre lo spirito..." P.Cascella

Biografia

Cascella Pietro (Pescara 1921, ITA -Pietrasanta, 2008, ITA)

 

Nato a Pescara nel 1921, si stabilisce a Roma nel 1938, dove frequenta l'Accademia di Belle Art. Iniziato alla pittura dal padre Tommaso, si dedica alla scultura dalla fine degli anni '40. Ha vissuto e lavorato in buona parte della sua esistenza fra Casetllo di verrucosa a fivizzano e Pietrasanta. Argilla, pietr, marmo sono per lui materiali che meglio richiamano la radice prima dell'uomo. E ad esse imprime il vigore monumentale delle sue sintesi che attingono alla sacralità di un mondo arcaico in cui divino e umano non sono stati ancora tragicamente divisi, assecondando quei temi (astri, ara foclare mensa muro che divide e protegge, germinazione maternità bestiari favolosi) che affermano valori elementari irrinunciabili d'ogni civile convivenza. le sue opere si trovano in numere collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. nel 2001 ha donato la grande scultura in marmo "Memoria di Pietrasanta" alla città di Pietrasanta, collocata in Piazza Matteotti.