Intitolazione Piazza all'On Leonetto Amadei: Discorso Presidente Circolo Culturale Fratelli Rosselli Pietrasanta

E' con grande piacere ed anche un pò di emozione che questa mattina inauguriamo questa bella piazza alla memoria di Leonetto Amadei.

Questa nostra bellissima Italia è uno strano paese, un paese che molto spesso dimentica i suoi figli migliori, spesso dimentica proprio coloro che più hanno contribuito alla nostra storia pagando di persona le proprie scelte e le proprie idee.

Leonetto Amadei fu uno di questi che scelse, quando nell'isola di Lero dopo l'8 settembre da ufficiale comandante di una batteria di artiglieria costiera combattè contro le truppe tedesche per 52 giorni e per questo fu insignito della medaglia d'argento e di bronzo al valor militare e pagò con la prigionia in Germania e Polonia questa sua scelta.

Non mi voglio addentrare nel ricordo della sua attività politica al servizio del PSI prima e come membro e Presidente della Corte Costituzionale poi, perchè subito dopo di me il Prof. Berto Corbellini sicuramente lo farà in modo migliore.

Voglio ricordare qui l'ultimo suo intervento pubblico che fece come Presidente della Corte Costituzionale: si tratta dell'annuale incontro con la stampa in occasione della fine dell'anno. Ritengo che questo sia un testamento politico, una profezia rimasta ahimè inascoltata, di una attualità sconvolgente. In quel discorso tenuto nel 1980, Amadei, andando oltre quelle che erano le normali comunicazioni di ogni Presidente della Corte Costituzionale, anzichè  illustrare l'attività annuale, ci consegna un suo personale sentimento sull'Italia moderna, comprendendo che la situazione politica andava degenerando e che il rapporto di fiducia con i cittadini si stava incrinando. Disegna un quadro in cui le Istituzioni democratiche sono impegnate per lo più nella gestione del potere, penetrando ogni tessuto della società, tralasciando la gestione del futuro dei propri concittadini. Lui stesso ci dice:

"Dagli anni cinquanta ad oggi tutto sembra essersi sviluppato secondo linee equivoche: il paese ha compiuto progressi enormi sul piano economico, ma si è andata sempre più degenerando la coscienza politica e sociale degli italiani. Su ogni momento della nostra vita ha pesato il nume della "convenienza", del quale si sono accettate tutte le ispirazioni, senza che ci rendesse conto dei risultati ultimi cui questo avrebbe condotto: l'omertà e l'opportunismo. E il malcostume e l'inerzia e la inefficienza, che ne sono le inevitabili manifestazioni."

Amadei comprende che la nostra società è cambiata e la politica non si è adeguata a questo cambiamento, anzi, lo ha sfruttato nel peggiore dei modi per occupare ed esercitare il potere a fini personali e egoistici. Qui troviamo un bellissimo e terribile affresco della nostra società, un condensato dei mali attuali.

Cari cittadini, per noi del Circolo Culturale Fratelli Rosselli era un obbligo ricordare Amadei, per questo abbiamo insistito dopo il convegno tenutosi nel novembre 2011 alla intitolazione di una piazza. Perchè la memoria delle persone ci deve ricondurre a quanto quelle hanno rappresentato, e Amadei a noi ricorda gli ideali di Giustizia e Libertà, di solidarietà, di affermazione del principio che tutti devono avere le stesse opportunità. Principi che ci guidano nel corso della nostra attività e che ci ricordano che il modo migliore per vivere è quello di combinare la libertà, la giustizia e la solidarietà in un impegno che non finisce mai.

Un sentito ringraziamento pertanto all'amministrazione comunale qui rappresentata dal Sindaco Lombardi per aver fatto sua la nostra proposta, alla Marina Militare ed all'Arma dei Carabinieri, per essere qui oggi in veste ufficiale; a tutte le Associazioni combattentistiche e d'arma qui presenti ed a tutti i cittadini di Pietrasanta e della Versilia che oggi si ritrovano qui per ricordare un nostro concittadino, punto di riferimento per tutti noi.

Dott. Alessandro Tosi

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