Intitolazione Piazza all'On. Leonetto Amadei: Discorso Prefetto di Lucca intervenuta all'evento.

Rivolgo un saluto a tutti, alle Autorità civili, militari e religiose. Ringrazio, inoltre, il Sindaco di Pietrasanta ed il Presidente del Circolo "Fratelli Rosselli" per il cortese invito alla presente importante cerimonia di intitolazione di questa Piazza in onore di una figura che tanto ha esaltato il prestigio e l'onore della comunità di Seravezza - sua terra natale - di Pietrasanta e della Versilia, di fronte alla Nazione intera.

In occasione di questo evento, ho avuto la possibilità di approfondire maggiormente la già nota figura di Leonetto Amadei in tutte le sue espressioni quale personaggio politico, giurista, padre della Costituente, Presidente della Corte Costituzionale e anche Sottosegretario del nostro Ministero dell'Interno nei primi tre governi Moro dal dicembre 1963 al maggio 1968, a fine legislatura.

In tutto il suo operato, grazie alla sua sensibilità, elevata preparazione e capacità intuitiva, si è posto sempre all'avanguardia di fronte a problematiche sociali, ancora attuali, su temi relativi al lavoro, alla libera manifestazione del pensiero, alla giustizia, alla moralità politica, alla riforma della Cosituzione anche con riferimento alla riduzione dei parlamentari.

Le sue dure esperienze nei campi di concentramento nazisti, la tenace lotta per l'affermazione della democrazia, furono la sua palestra di vita che gli consentìdi fornire quell'importante tributo alla nascita della Repubblica e - col suo impegno in seno alla Costituente - all'emanazione della Carta Costituzionale i cui valori difenderà col suo impegno politico ed anche quale Presidente della Corte Costituzionale in una concreta e costante opera di pedagogia costituzionale.

Sarebbe cosa lunga e complessa volere descrivere l'intensità della sua vita, in cui ha visto - come dicevo - la guerra, la prigionia, l'evolversi di stagioni politiche difficili nella storia del nostro Paese, le crisi sociali, del mondo del lavoro, il terrorismo, le riforme istituzionali di cui iniziò a occuparsi sin dagli anni '60.

Egli è stato coartefice e custode di quei valori consacrati nella nostra Costituzione, le testimonianza documentali rivelano quanto abbia speso delle sue energie per garantire l'affermazione e la trasposizione sul piano sostanziale di quei principi.

Oggi siamo qui a commemorare ed onorare questa prestigiosa figura che rimarrà nella storia come fulgido esempio di quanto di più importante deve esistere nello spirito civico, nell'attaccamento alla patria ed ai valori fondanti della democrazia. Egli rappresenta una preziosissima eredità che dà lustro e orgoglio alla sua famiglia - a cui va il mio rispettoso saluto - che oggi è qui, insieme a noi per ricordare con gratitudine un grande uomo.

 

Dott.ssa Giovanna Cagliostro

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