XXXII PREMIO "PIETRASANTA E LA VERSILIA NEL MONDO" : intervento del Circolo.

 
Prima di iniziare la cerimonia di assegnazione del 32° premio PIETRASANTA E LA VERSILIA NEL MONDO, il Circolo Rosselli vuole ricordare con profondo dolore la morte di Fernando Botero e coglie l’occasione per rinnovare alla famiglia le più sentite condoglianze.
Il grande maestro colombiano ha amato l’Italia e tutta la sua arte, il Rinascimento, Piero della Francesca, la Toscana, Firenze la Versilia e Pietrasanta.
Aveva una abitazione sulla collina sopra di noi dalla quale poteva vedere Pietrasanta soprattutto la piazza chiamata Maggiore oggi piazza del Duomo, una delle più belle piazze d’Italia così la definì Carducci, bella perché unica nel senso che è difficile trovarne un’altra con una così marcata bellezza rinascimentale.
Il maestro si è sempre avvalso, per la realizzazione delle sue opere, dei valenti artigiani del marmo e del bronzo di Pietrasanta.
Per questo motivo il Circolo Fratelli Rosselli non esitò a conferirgli nel lontano 1991 il premio "PIETRASANTA E LA VERSILIA NEL MONDO" alla sua prima edizione.
Il conferimento a Botero di questo riconoscimento scatenò negli ambienti culturali di Pietrasanta un aspro dibattito.
Il Circolo Rosselli comunque rimase fermo sulle sue convinzioni con il sostegno dell’allora sindaco Moreno Giovannini nostro indimenticabile socio.
Nel giorno della morte di Botero, sul giornale Il Tirreno fu pubblicato un articolo di Vittorio Sgarbi nel quale il critico d’arte affermava che lo scultore fu più amato dalle gente che dai critici d’arte.
Questo si spiega abbastanza facilmente: il maestro aveva una grande empatia, era un positivo, amava la gente ed entrava con facilità in sintonia con tutti.
Il maestro colombiano fu il primo di una lunga serie di artisti che espressero negli anni il desiderio di donare una loro opera alla comunità di Pietrasanta: la conseguenza è stata che a poco a poco Pietrasanta si è trasformata in un importante museo all’aperto di opere dei più grandi scultori del mondo.
Il Circolo non può dimenticare il grande successo che ebbe la mostra personale che Botero allestì nei giardini del Principato di Monaco inaugurata dal Principe Ranieri: per tutta la durata dell’evento le testate dei giornali italiani e stranieri non fecero altro che scrivere di Pietrasanta e dei suoi talentuosi artigiani.
Ma andiamo ad analizzare come nacque questo premio:
"Il Circolo culturale Fratelli Rosselli di Pietrasanta il 22 Agosto del 1991 ha organizzato la 1° edizione del premio internazionale PIETRASANTA E LA VERSILIA NEL MONDO .
Suddetto premio verrà assegnato annualmente a quelle personalità che distinguendosi nel campo delle arti e della scienza hanno legato alla propria attività il nome di Pietrasanta e della Versilia.
Per l’edizione del 1991 gli organi dirigenti del Circolo Culturale hanno conferito il premio, consistente in una opera dello scultore pietrasantino Romano Cosci raffigurante un cavalletto e degli utensili per la lavorazione del marmo, al pittore e scultore di fama mondiale Fernando Botero"
 
Da questo annuncio pubblico dell’istituzione del premio e della motivazione per cui lo stesso venne istituito, si evince chiaramente che l’intento del Circolo non era solo premiare l’artista, ma anche di far conoscere al mondo l’abilità, la preparazione, la professionalità degli artigiani versiliesi del marmo del bronzo e del mosaico che collaboravano coi grandi scultori alla realizzazione delle opere.
Singolare fu come riuscimmo a contattare Fernando Botero.
Lo scultore era solito recarsi a pranzo o a cena al Gatto Nero una delle più antiche e tipiche trattorie di Pietrasanta, gestita allora da Roberto Tesconi, uno dei soci fondatori del nostro stesso Circolo Culturale. Roberto fece in modo di organizzare alcune riunioni conviviali dove potemmo illustrare al maestro il nostro progetto e chiedere allo stesso se accettava di ricevere il nostro inedito premio.
Botero accettò il premio e rimase entusiasta della nostra iniziativa a tal punto che durante una di queste cene davanti ad un piatto di baccalà alla livornese ed ad un buon bicchiere di vino dello Strinato di Strettoia espresse il desiderio di voler donare alla comunità di Pietrasanta una sua opera .
Negli anni è successo quello che già in precedenza ho ricordato: le piazze e le vie di Pietrasanta e della Versilia sono state impreziosite da un gran numero di opere d’arte dei più grandi scultori mondiali i quali hanno seguito l’esempio di Botero.
 
Ricordo perfettamente che alla terza edizione il premio venne conferito allo scultore Francesco Messina il quale dette il compito di descrivere criticamente la sua produzione artistica al prof. Antonio Paolucci, storico dell’arte, soprintendente per il polo museale fiorentino che poco dopo sarebbe diventato ministro del governo Dini: in quella occasione il prof. Paolucci definì per la prima volta Pietrasanta la piccola Atene (sindaco allora era Manrico Nicolai ).
Per finire voglio solo ribadire che: non bisogna mai dimenticare che tutto quanto è successo in più di trenta anni lo si deve non solo all’ impegno costante dei soci alcuni dei quali non sono più tra di noi, soci tutti motivati dal gusto di fare cultura e di farla conoscere anche ai giovani convinti che la cultura sia l’anticamera della democrazia e di tutto quello che questa forma di governo racchiude in se.
Dobbiamo anche ricordare con forza l’impegno dei valenti artigiani di Versilia che non si sono mai scoraggiati neanche nei momenti di crisi più nera.
Allo stesso tempo non possiamo dimenticare che in questa singolare avventura ha avuto un ruolo importantissimo la Banca di Credito Cooperativo della Versilia, oggi Banca di Credito Cooperativo della Versilia Lunigiana e Garfagnana, la quale ci ha sempre sostenuto moralmente ma anche economicamente ed ha sostenuto pure l’attività della filiera del marmo, dalla escavazione alla lavorazione.
Un ringraziamento va anche alla società DESAL di Pietrasanta: anch’essa ci ha sempre sostenuto economicamente e logisticamente.
Un ringraziamento va anche alla Fonderia Mariani di Adolfo Agolini che tutti gli anni ci fa dono delle riproduzione in bronzo della miniatura del cavalletto di Romano Cosci da donare all’artista a cui è stato attribuito il premio.
E non possiamo dimenticare tutte le amministrazioni comunali che dal 1991 si sono succedute alla guida di Pietrasanta non facendoci mai mancare il loro patrocinio e la loro organizzazione logistica.
 
Il circolo Rosselli in questi 32 anni di attività non ha prodotto soltanto il premio di cui abbiamo ampiamente parlato, ma si è impegnato in tante altre importanti iniziative: abbiamo organizzato conferenze di storia e letteratura dedicate agli studenti, dibattiti, presentato libri, prodotto libri come editori e allestito mostre di pittura e di scultura.
Chi volesse conoscere in modo approfondito l’attività di questi anni basta che consulti il nostro sito per rendersene conto.
La nostra natura è questa: vogliamo essere più che apparire, soprattutto vogliamo promuovere la cultura senza altri fini se non quello del conoscere e del sapere. Ci dispiace solo che qualcuno a volte dimentichi il nostro operato o peggio faccia finta di dimenticarlo.
 
Chiudo con un pensiero di circa trenta anni fa del nostro socio, socialista e amico prof. Milvio Capovani:
"L'azione politica che tende ad attuare interventi contingenti, perché si caratterizza con azioni soprattutto di mediazione, non ha in generale sufficiente carattere propulsivo, proiettato nel futuro. I politici in generale, tendono ad esprimere le loro scelte e i loro programmi senza una rigorosa metodologia e con un linguaggio rumoroso. Per contenere questo rumore è fondamentale una preparazione che consenta una valutazione critica dei fatti e delle decisioni. La chiarezza e l’alta qualità della comunicazione in una società civile dipendono principalmente dal livello della cultura dei suoi componenti".
 
 
Giovanni Mariani

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