CESARE BINDO GALEOTTI:

Riporto fedelmente qui di seguito la trascrizione dell'atto di nascita (anno 1870 n. 214/1) verificato dal Prof. Orlandi:
GALEOTTI CESARE BINDO EGISTO
Nato in Pietrasanta (citta') Casa Albiani in via S, Chiara 4/6/1870 ore 5 antimeridiane.
Padre: GALEOTTI NICOLA di Giovanni di anni 33 scritturale.
Madre: GARBATI ANTONIA di Francesco.
Testimoni dell'atto:
MAGRI ALBERTO, scritturale
BONETTI PIETRO, impiegato
Il nome Bindo e' di derivazione sassone. Vari uomini di Firenze antica, citati anche da Dante nella Commedia portano questo nome. Bindo e' un ipocoristico cioe' una modificazione fonetica (di solito un accorciamento di un nome proprio di persona generando cosi' un diminutivo, un vezzeggiativo).
Il percorso artistico-formativo di Galeotti puo' essere suddiviso in due-tre parti temporali come suggerito in uno dei suoi libri dal Maestro Giorgio Magri:
Primo Periodo
(1876-1890) Inizia a studiare musica con il padre che a volte sostituiva l'organista titolare di cappella Gaetano Casati.
A 8 anni si trasferisce con la famiglia a Roma per studiare da privato con Giovanni Sgambati e un anno dopo entra nel liceo musicale di Santa Cecilia (1879). Quindi qualcuno, oltre al padre, si era accorto gia' delle potenzialita' musicali del bambino; trasferirsi a Roma con tutta la famiglia non era una spesa di poco conto anche con l'aiuto di qualcuno.
A 10 anni il primo concerto a Civitavecchia.
A 11 anni si trasferisce con la famiglia a Milano su consiglio del Maestro Sgambati: Milano e' la citta' piu' europea della penisola, a Milano arrivano tutte le novita' artistiche, le avanguardie di tutte le arti. Si esibisce in pubblico all'Hotel Milan presente Giuseppe Verdi in un concerto che lascia a bocca aperta gli spettatori e dimostra con la sua esibizione la grandissima capacita' ad improvvisare (questa e' una dote che non si studia la si ha nel DNA) tanto che il giorno dopo sul Corriere della Sera appare un articolo che nel riportare la notizia del concerto l'articolo inizia con: MOZART E' RESUSCITATO.
E questo, senza ombra di dubbio, certifica che anche altri asserivano che il ragazzino avesse una grande capacita' musicale.
Milano e' una tappa decisiva per la formazione del giovanissimo Galeotti. I marchesi Ponti finanzieranno i suoi futuri studi. Per la verita' i Ponti non erano ancora Marchesi (furono insigniti del titolo nobiliare poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale dal Re V.Emanuele III) erano dei capaci imprenditori ed il titolo nobiliare li venne assegnato dalla corona proprio per meriti industriali. (il suo mecenate credo fosse stato Andrea Ponti, padre di Ettore nonno di Carlo Ponti produttore cinematografico marito dell'attrice Sofia Loren)
A 12 anni (1882) insieme alla famiglia si reca a Parigi per entrare nel conservatorio.
Il conservatorio musicale di Parigi e' ed era uno dei piu' importanti d'Europa, uno dei piu' selettivi per essere ammessi agli studi, e il nostro Cesarino supera brillantemente le prove d'ammissione.
Dall'appunto cronologico del Maestro Giorgio Magri si evince che lo studente ottiene:
1884 - Secondo premio nella classe di pianoforte ed entra nella classe di Armonia (Prof.Dubois)
1885 - Primo premio della classe di pianoforte. Inizia la carriera di concertista entra nella classe d'Organo e improvvisazione organistica (Prof. Franck)
1886 - Prende un anno sabbatico dal conservatorio per una malattia non ben precisata (forse un esaurimento nervoso)
Mi preme qui ricordare che gli impegni dell'allievo Galeotti erano notevolmente pesanti tra studio continuo ed esibizioni nei concerti anche per guadagnare perche' nonostante l'aiuto dei Ponti le spese erano notevoli. Il primo maestro Sgambati aveva consigliato il padre di Cesare a farlo studiare ma a limitare l'attivita' concertistica per non spremerlo troppo.
Come a tutti i bambini cosi' detti prodigio anche a Cesare Galeotti viene scippata una parte della giovinezza anche se lui la sua fantasia di bambino e di ragazzino non la perse mai in quanto la ritrovava studiando e suonando il pianoforte e la musica erano i suoi giocattoli.
Ma proprio in questo periodo succede qualcosa che fara' cambiare in meglio la sua vita: come conseguenza di un concerto tenuto in un lussuoso pensionato femminile dell'alta borghesia parigina sito in una zona residenziale altrettanto esclusiva, conosce una giovane fanciulla Marie la quale in seguito diventa sua allieva di pianoforte.
Galeotti, per amore, guarisce come d'incanto dalla probabile depressione tanto che prima della fine dell'anno viene reintegrato nella classe d'organo.
1887 - Primo premio della classe d'organo. Entra nella classe di Accompagnamento pianistico (prof. Bazille). Entra nella classe di Composizione (prof. Guiraud)
1889 - Ottiene la menzione d'onore al concorso pianistico Bartolomeo Cristofori di Firenze con la Sonata in Re Maggiore per pianoforte (il Cristofori era un seicentesco cembalaro, liutaio, organaro costruttore di clavicembali inventore del fortepiano precursore del pianoforte, padovano ma fiorentino di adozione chiamato nella citta' toscana dal Granduca Cosimo III dei Medici). Primo premio della classe di accompagnamento 1890 - Primo premio contrappunto e fuga. Si sposa con la sua Marie e fa la luna di miele in Italia esibendosi in concerti di successo a Milano ed a Roma. Dopo un magnifico concerto tenuto a corte la Regina Margherita di Savoia in persona lo decora per meriti artistici Cavaliere della Corona d'Italia.
E' l'occasione anche per tornare forse piu' volte nella sua citta' natale Pietrasanta: in una di queste occasioni si sottopone a visita militare ottenendo l'esenzione dal servizio.
Il prof. Orlandi trascrisse a proposito:
Dall'elenco preparatorio della lista leva CL. 1870 risulta:
che il suddetto, si trovava a Parigi all'eta' di 18 anni e che venne iscritto nell'elenco "d'ufficio dietro avviso fattone al padre consenziente"
Dalla lista di leva della classe 1870 si rileva:
-che il suddetto il 10/5/1890 fu dichiarato ABILE di Terza Categoria per il fratello Carmelo di Prima
-che era studente
-che il padre era musico (puo' darsi che l'annotazione relativa alla professione debba intendersi "studente di Musica")
alla fine dell'espletamento delle pratiche militari si trasferisce a Milano con la amata moglie.
Secondo periodo (1891-1913)
1891 ritorna a Parigi.
1892 inizia a comporre la sua prima opera l'Anton. Diventa padre di tre figli Antoniette, Jeannine, Raymond e e' impegnato un una serie di concerti in tutta Europa, compone e trova il tempo anche per dedicarsi alle lezioni private di pianoforte.
1898 Termina la composizione dell'Anton ed affronta la parte non meno impegnativa della strumentazione. 1899 E' di nuovo a Milano per preparare la sua opera che andra' in scena alla Scala: il 26 Dicembre insieme a Giuseppe Verdi assiste alla prima rappresentazione Italiana del Sigfrido di Wagner.
1900 Il 17 febbraio l'Anton va in scena alla Scala. Gli interpreti sono di primo ordine tenore: Borgatti soprano: Carelli direttore d'orchestra: Arturo Toscanini. L'opera non fu un grande successo anche se come sempre accade ci fu anche una buona parte di spettatori che l'apprezzarono.
1901 Il 21 gennaio muore Giuseppe Verdi. Il maestro rimane in Italia ed il 7 novembre e' a Pietrasanta per il concerto al teatro Comunale (Teatro degli Aerostatici) che lo vide come esecutore e come autore. Assieme a lui si esibisce pure la soprano Emma Carelli che canta alcune arie della sua opera. Anche qui occorre dire che gli spettatori mentre furono entusiasti per le arie dell'opera cantate dal soprano, non furono altrettanto soddisfatti per i pezzi da solista proposti dal maestro che quasi sicuramente interpreto' alcune delle sue composizioni.
Da un appunto che mi ha lasciato mio padre rilevo una discordanza sulla finalita' dell'evento rispetto a quanto riportato sul volume unico IL TEATRO DI PIETRASANTA da Mario Piloni: al concerto partecipo' anche il complesso bandistico cittadino che ne aveva curato l'organizzazione il maestro non prese nessun compenso e l'incasso fu devoluto a favore del gruppo bandistico.
1902 Il governo francese conferisce al maestro Galeotti la Legion D'Onore. Nello stesso periodo diventa amico e frequentatore assiduo della pianista Trouillebert e frequentera' la casa della collega fino dall'inizio della Prima Guerra Mondiale.
1903 Gli viene offerta ufficialmente la direzione del Liceo Musicale ROSSINI di Pesaro a sostituire il Maestro Pietro Mascagni, ma non accetta.
1905 Gli arriva dall'Italia un'altra offerta prestigiosa: la cattedra di Composizione al Conservatorio romano di Santa Cecilia, ma rifiuta anche questa.
1910 Viene rappresentata al teatro De La Mannaie di Bruxelles la seconda sua opera La Dorise, la quale ebbe un successo maggiore dell'Anton infatti fu riproposta anche al teatro dell'Opera di Gand. Nel frattempo un'altra offerta arriva dall'Italia: a Roma con la carica di pianista e di direttore del famoso Quartetto di Corte. Nuovo rifiuto.
1914 Scoppio della Prima Guerra Mondiale. Il Maestro si ritira a vita privata e non fa piu' attivita' concertistica ne vita pubblica.
1929 Il 18 febbraio muore nella sua bella residenza di Parigi.
GLI INSEGNANTI DI GALEOTTI
SGAMBATI GIOVANNI ( 28 maggio 1841- 14 dicembre 1914)
Compositore e pianista. Prese lezioni da List ed ospito' in casa sua (1861) la scuola romana del maestro austriaco. Docente alla Accademia di Santa Cecilia (la Confraternita di santa Cecilia venne istituita nel 1583 da papa Gregorio XIII ma la bolla di formazione fu firmata da Sisto V nel 1585: ogni anno il 22 novembre si celebra la festa della santa protettrice della musica Santa Cecilia.
Diffuse la musica sinfonica europea dirigendo concerti: presento' in prima esecuzione italiana la III sinfonia di Beethoven e la Dante- Synphonie di List(1866). Ebbe stretti contatti con Wagner.
DUBOIS FRANCOIS:
allievo di Marmontel (piano) Bazin (armonia) Thomas (fuga e composizione) Franck (organo).
GUIRAUD ERNEST(23 giugno 1837- Parigi 6 maggio 1892)
fu allievo del padre che subito a 10 anni lo mando' in Francia per studiare con Marmontel al Conservatorio di Parigi. Vinse diversi premi anche il Prix de Rome. Fu nominato prof. di armonia al conservatorio ed ebbe dal 1880 fino alla morte anche la cattedra di composizione. Ebbe tra i suoi allievi Debussy.
MARMONTEL ANTOINE-FRANCOIS - pianoforte il piu' grande pianista del tempo
DUBOIS FRANCOIS organista
FRANCK CESAR organista
BAZIN FRANCOIS-EMANUEL composizione
Contemporaneamente allo studio inizia una brillante carriera concertistica (Gunoud: il giovane improvvisa in modo sublime) e compone musica. Dal periodo romano di Sgambati al periodo del Conservatorio parigino il maestro entra in contatto con un numero impressionante di musicisti. Non dimenticate che da quel conservatorio uscirono con diploma Bizet, Debussy, Albeniz e tanti altri tra cui anche il lucchese Alfredo Catalani che aveva 16 anni di piu' di Cesarino.
Come concertista (direttore d'orchestra e pianista solista) si esibi' con enorme successo nelle piu' importanti sale da concerto europee e questo e' dimostrato dal fatto che le sue composizioni musicali furono pubblicate dalle piu' grandi case editrici come le italiane Ricordi di Milano, Strada e Giudici di Torino, ma pure Augener di Londra, e poi quasi tutte le case editrici francesi.
I suoi spartiti si trovano ancora oggi nei conservatori delle capitali europee, ma anche nelle citta' extra europee tanto in America del Nord quanto in America del Sud, in Canada, Australia e in Giappone.
Il Maestro Giorgio Magri sicuramente il maggior studioso di Galeotti e' l'autore di una teoria che mi ha sempre affascinato: i musicisti della Versilia si apparentano con quelli di Lucca (Gemignani, Boccherini, Catalani, Puccini) per una particolare vena malinconica che pervade sempre la loro musica. La melanconia lucchese che fa parte della piu' ampia mestizia toscana che badate bene non riguarda solo la musica ma la si avverte chiaramente nella pittura versiliese (Filadelfo Simi, Leone e Marcello Tommasi) e pure negli scrittori versiliesi (Giosue' Carducci e Enrico Pea). Ma c'e' un altro aspetto secondo me non secondario che accomuna i musicisti lucchesi e versiliesi, se specialmente si prendono in esame coloro nati dalla meta' nell'Ottocento in poi. In tutti trovo, sia nella loro composizione musicale e nel modo di utilizzare i vari strumenti nella melodia, una componente prettamente bandistica e da organista. Quasi tutti hanno fatto le prime esperienze soliste all'organo della chiesa, alcuni avevano una tradizione familiare e quasi tutti fin da giovani hanno appreso i primi insegnamenti musicali suonando nella banda del paese dove erano nati. La banda al tempo era un punto di aggregazione importante che aveva una funzione formativa musicale, ma anche morale. Non c'era paese che non avesse un complesso bandistico in attivita'. Solo nella Versilia Medicea erano in attivita' qualcosa come 10-12 bande musicali. Oggi nel nostro comune l'unica rimasta e' quella di Capezzano Monte.
19 febbraio 2022
GIOVANNI MARIANI
N.B. La maggior parte delle notizie sono state ricavate dai due libri del Maestro Giorgio Magri dedicati al Maestro Cesarino Galeotti. Poi dal Dizionario della Musica U.T.E.T e dalla Enciclopedia della Musica U.T.E.T.

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