Il palpito vitale delle forme.

Premio anno 1993

Il palpito vitale delle forme.

Sempre è stato il corpo ad attrarlo ad ogni sua età. Il corpo inteso come "luogo" prediletto di poesia. Dinnanzi al quale lo scultore scopre le più esaltanti epifanie: ritmo e forza, danza e lotta, amore e fatica, movimento ed abbandona. Un corpo plasmato sempre ubbidendo ad un classico rigore, compreso in ogni sua più intima giuntura come un riflesso dell'anima. Quasi che fosse uno strumento in grado di "eseguire" e di farci percepire le segrete sonorità dell'umano.

Biografia

Messina Francesco (Linguaglossa Catania, ITA 1900 - Milano, ITA, 1995)

 

Inizia l'apprendistato nelle botteghe Rigacci e Callegari, dove si lavora il marmo ed in cui rimane per cinque anni. Nel 1921 alla I Biennale di Napoli e nel 1922 partecipa, con il bronzo Cristo Morto alla XII Biennale di Venezia dove sarà presente in tutte le edizioni fino al 1942. Nel 1946 si aggiudica il Gran Premio per la Scultura alla XIII Biennale di Venezia. Nel 1961-62 viene collocato sugli spalti di Caste Sant'Angelo il grande monumento dedicato a Santa Caterina da Siena. Nel 1963-65 esegue il monumento a Pio XII per la Basilica di San Pierro. Nel 1983 presenta un'antologia alla Maison de L'UNESCO di Parigi. Ed ininterrotti si sussegono po, sino alla sua scomparsa nel 1995, i riconoscimenti internazionali alla sua arte. Le opere di Messina sono preenti nelle più importanti collezioni e nei maggiori musei del mondo. Nel 1993, dona alla città di Pietrasanta la sua scultura Il Pugilatore, istallata poi nel 1997, in marmo, nel Piazzale dell'Istituto Comprensivo "Padre Eugenio Barsanti"