Il respiro che aggrega le creature.

Premio anno 2009

Il respiro che aggrega le creature.

Natura, coscienza e memoria: ecco le tre divergenti direttrici poetiche sulle quali si dispone poi l'intero sviluppo dell'arte di Knut. Non v'è autentica scultura che non abbia da sempre conosciuto l'assillo del dover "condensare" la fugace scoperta di un'emozione nell'inerte stabilità della materia adottata. Calare nel "finito" la percezione dell'immensità, senza che se ne smarrisca l'impronta: quel suo essere una porta che si spalanca su ciò che ci sorpassa ed ancora ci è ignoto. Convertire la presa di coscienza del proprio limite in un preludio d'altra libertà.

 

 

"Non v'è autentica scultura che non abbia da sempre conosciuto l'assillo del dover "condensare" la fugace scoperta di un'emozione nell'inerte stabilità della materia adottata. Calare nel "finito" la percezione dell'immensità, senza che se ne smarrisca l'inpronta". K.Steen

Biografia

Steen Knut (Oslo, NOR, 1924)

 

Comincia a dedicarsi alla scultura intorno alla metà degli anni '40 e quindi frequental'Accademia Nazionale Norvegese di belle Arti. Nel 1948 realizza la prima importante opera pubblica, il Monumento a Fedrich Paasche, collocata nel Parco dell'Università di Oslo. Realizza molte sue opere su commissione, soprattutto in Norvegia, nel resto d'Europa e negli Stati Uniti. Sue opere sono conservate in diverse collezioni pubbliche e private, fra cui in Norvegia: Midtasen museum, Sandefjord; Nasjonalgalleriet, Oslo. Nel 2007 riceve la Stella della Solidarietà Italiana e nel 2008 la Medaglia dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav.Nel 1973 arriva a Carrara e da allora vive e lavora tra l'isola di Ortonovo (SP), Pietrasanta e Oslo. Ha realizzato opere nel Laboratorio Mino Bruschi a Carrara e nei laboratori Studio Sem, Lapis e presso le Fonderie Mariani e Da Parto, a Pietrasanta.